Elio: Malattie e Cura Disbiosi e InfiammazioneDisbiosi è il termine generico utilizzato per indicare l’alterazione della flora intestinale fisiologica, microbiota, che viene sostituita da batteri patogeni come actinomiceti, streptomiceti, clostridi, candida.Si manifesta con sintomi gastrointestinali tipo alitosi, meteorismo, tensione dolorosa addominale, stipsi o diarrea, stanchezza generale, facile esauribilità, ipereccitabilità, tensione muscolare, difficoltà di concentrazione, cefalea, infezioni urinarie e genitali.La disbiosi è considerata come la causa di molte malattie e dobbiamo prestare attenzione sul ruolo critico svolto dall’ecosistema intestinale nel mantenimento della salute e del benessere, tanto che la sua compromissione prelude a una sequenza a cascata di eventi negativi che predispongono alla malattia.Il grosso problema di questo tipo di patologia è che si cerca di eliminare il sintomo senza intervenire sulla causa che di solito è data da un’infiammazione che non curata nel tempo si cronicizza e diventa un killer silenzioso.Già dalla tenera età, infatti, il microbiota intestinale contribuisce alla maturazione del sistema immunitario.Inoltre, una sua alterazione in termini di composizione e/o funzionalità si riflette sulla produzione non fisiologica di metaboliti determinando lo sviluppo di infiammazione.Altre implicazioni della disbiosi intestinale sono a livello neurologico supportate dall’esistenza ormai sempre più accettata dell’asse intestino-cervello e dalla capacità di determinati ceppi di produrre neurotrasmettitori quali serotonina o GABA oltre che citochine sistemiche proinfiammatorie.Sempre più studi dimostrano infatti un suo coinvolgimento in patologie neurologiche/psichiatriche come disordini dello spettro autistico o depressione ma anche neurodegenerative quali Parkinson, Alzheimer, Sclerosi Multipla, ecc.In queste settimane, abbiamo visto come i FIR, raggi infrarossi lontani, possano essere utili per combattere questo tipo di infiammazione alla radice promuovendo la produzione di NO, Monossido di Azoto.Il NO prodotto dal nostro endotelio accelera l’infiammazione e la porta a compimento con la distruzione degli agenti patogeni.È stato dimostrato che il NO genera macrofagi gastrointestinali capaci di intercettare ed eliminare i batteri che hanno superato l’epitelio.Il NO inoltre favorisce l’azione dei leucociti, i globuli bianchi, contro le minacce e consente la loro migrazione dall’endotelio al luogo di infezione e infiammazione.Agisce anche come regolatore dell’aggregazione ed aderenza delle piastrine giocando un ruolo fondamentale nei processi infiammatori.Le piastrine possono rilasciare molti mediatori proinfiammatori e contengono molti elementi capaci di regolare il processo di angiogenesi stimolando la crescita di nuovi vasi sanguigni in grado di ripristinare il microcircolo infiammato.Siccome l’infiammazione nasce sempre nel microcircolo le cellule subiscono un danno iniziale in cui vengono rilasciati dei mediatori proinfiammatori a cui segue una forte vasodilatazione che porta alla fase essudativa con una fuoriuscita di proteine e migrazione leucocitaria.In questo modo alle cellule non arrivano più i nutrienti trasportati dal sangue e il liquido extracellulare si intorbidisce, il tema comune è comunque l’infiammazione che riduce e blocca in modo significativo la microcircolazione.Cosa succede quindi alle nostre cellule?Cerchiamo di capirlo con una metafora, prendiamo un pesciolino rosso e immaginiamo che siano le nostre cellule, lui nuota dentro la sua ampolla trovando i nutrienti nell’acqua ma se nessuno gliela cambia il povero pesciolino morirà soffocato dai propri escrementi.Così anche le nostre cellule si ammaleranno e moriranno nelle proprie delezioni.Stimolare la produzione di NO è una strategia efficace per ripristinare l’omeostasi cellulare perché contrasta l’infiammazione e stimola il microcircolo tramite una neoangiogenesi che lo ripristinerà.Il NO agisce sull’endotelio delle arteriole provocando una vasodilatazione distrettuale e rigenerazione del microcircolo, il quale a sua volta promuove maggior ossigenazione e nutrizione delle cellule oltre all’eliminazione di tutti i tossici e le sostanze dannose derivanti dal metabolismo cellulare, dei metalli pesanti e dei radicali liberi oltre che ai liquidi extracellulari in eccesso attraverso il drenaggio linfatico.Questa autoproduzione di NO è indotta attraverso un device, il FIR Pad, contenente una tecnologia applicata per produrre raggi infrarossi lontani che attivano il NO naturalmente ed in modo localizzato.https://www.facebook.com/groups/1874039969417865
Antonietta: Sono stata positiva al clostridium , dopo la cura antibiotica contro l elicobacter pylori . L ho curato con medicine naturali .